Una startup di Cava de’ Tirreni, un progetto hi tech, un wearable computer, un personal assistant, un’incredibile quantità di declinazioni dell’idea, l’interesse di grandi aziende internazionali, l’ombra di Big G all’orizzonte, un rischio d’impresa enorme, panico e notti insonni. In sintesi Talens, un paio di occhiali che stanno in un taschino. L’intervista a Chiara Mannella – partner di Youbiquo e responsabile della comunicazione – è durata quasi due ore. Ho tentato di ridurre il testo, di sintetizzare i concetti chiave ma non si può cambiare la natura delle cose. Talens è una big idea e si merita tutte le parole che servono. Share vision!
-Cinzia Del Manso-
Ciao Chiara, che cosa propone di nuovo Youbiquo?
Propone un prodotto che per ora è un prototipo: Talens, un wearable computer da indossare come un paio di occhiali. È un device complesso, composto da tre elementi distinti: il software, la componentistica elettronica (computer, telecamera e vari sensori) e il design (la scocca degli occhiali). La parte più innovativa del prodotto è rappresentata da un micro proiettore che è in grado di riprodurre sulla retina un’immagine che si visualizza come uno schermo tra te e la realtà. Fisicamente ha la forma di piccolo prisma.
Lo schermo si sostituisce alla realtà?
Non c’è esclusione dalla realtà ma inclusione: lo schermo di Talens è molto discreto, non ti cambia la visione ma aggiunge degli elementi senza esagerare o confonderti. Se per esempio vuoi informazioni su un monumento che stai guardando nella realtà, non ti verrà proposto un testo lungo. Visualizzi solo alcune informazioni essenziali e per gli approfondimenti utilizzi il pc o il tablet. Non ti distrai da quello che stai facendo.
La prima volta che mi hai parlato del progetto ho subito pensato a Google Glass e la domanda è d’obbligo: come può una piccola azienda della provincia di Salerno competere con Big G?
Tutti ci chiedono la stessa cosa, è naturale. Noi però non ci scontriamo con Google, andiamo in un’altra direzione. Google Glass è pensato per il mercato consumer ed è un prodotto standard, lo stesso per tutti. Talens invece si rivolge alle aziende e può essere personalizzato. A parte i distinguo -che sono comunque importanti- nel mercato di oggi, che è un mercato globlale, c’è spazio anche per piccole realtà imprenditoriali che possono raggiungere incredibili obiettivi economici anche se non le conosce nessuno. Il settore wearable sarà la prossima frontiera dei computer e dei telefoni: saranno coordinati entrambi da un unico device che verrà indossato. A Youbiquo in fondo basta una piccolissima porzione dell’immensa torta globale.
Gli oggetti hi-tech puntano sempre al glamour. La regola vale anche per Talens?
No, noi puntiamo a fare lo zoccolo duro che serve alle aziende. Talens è un tool per facilitare, certificare, velocizzare procedure complicate di manutenzione e di delivery.
Avete già avuto contatti importanti?
Hanno dimostrato interesse alcune multinazionali, una si occupa di trasporto internazionale di merci, un’altra di telefonia.
Come pensano di utilizzare Talens?
Talens può migliorare la tracciabilità dei pacchi dell’azienda di trasporto merci e può risolvere le incognite della consegna (ritardo dovuto al traffico stradale, assenza del destinatario, ecc.). Il fattorino a volte non sa come comportarsi, deve telefonare in centrale, aspettare una risposta, perdere tempo, ritardare le consegne successive. Grazie alla telecamera installata sui nostri occhiali, la centrale operativa e il fattorino share vision, condividono la visione e possono collaborare per velocizzare la consegna. La centrale può seguire l’iter del pacco in tempo reale e il fattorino può ricevere indicazioni per velocizzare illavoro. Può anche registrare il momento della consegna del pacco al destinatario. Tutto ciò senza dover utilizzare telefono, computer o altri aggeggi… i comandi di Talens sono vocali e le domande-risposte sono immediate. Il vantaggio della velocizzazione è evidente: se l’azienda risparmia anche solo 20 secondi per ogni consegna, moltiplicati per le consegne giornaliere in tutto il mondo per 365 giorni, saltano fuori delle cifre impressionanti. Time is money, you know.
L’azienda telefonica che vantaggi avrebbe con Talens?
Tecnici non specializzati dotati del nostro device potrebbero eseguire operazioni complesse assistiti a distanza dai colleghi più esperti. Il tecnico si posiziona davanti alla centralina telefonica, di cui non sa niente, indossa gli occhiali, fa una videochiamata al collega, share vision e, con le mani libere, segue le istruzioni che riceve dalla centrale: “Lo vedi quel filo verde? Spostalo da lì e collegalo a quello rosso…”. Attualmente i manutentori sono equipaggiati con uno zainetto che contiene l’apparecchiatura per le trasmissioni, un casco e gli occhiali. Nel prossimo futuro l’attrezzatura sarà ridotta un paio di occhiali hi-tech infilati nel taschino.
Escludete del tutto il mercato consumer?
Veramente siamo in trattative con un’azienda italiana che produce occhiali e vorrebbe realizzare una versione fashion del device… Google è Google ma noi siamo Made in Italy! A parte gli scherzi, se proprio Google dovesse considerarci un brecciolino nella scarpa, può sempre farci un’offerta.
Sareste disposti ad accettare un’eventuale proposta di Big G?
Beh, forse sì, anche se ci siamo affezionati al progetto e vorremmo proprio realizzarlo.
Hai detto che Talens permette anche di certificare: per esempio cosa?
Potrebbe essere certificata la manutenzione degli aerei, dei treni, ecc. La telecamera inserita negli occhiali riprende in tempo reale il lavoro dei tecnici e il file video può essere controllato dall’ente che certifica la qualità dell’intervento. In caso di avaria o incidente, si può visionare il file per l’accertamento delle responsabilità.
A cos’altro potrebbe servire Talens?
Abbiamo previsto anche un uso sociale: Talens potrebbe assolvere la funzione di navigatore per le persone ipovedenti o non vedenti. Potrebbe vedere per te e, con dei software dedicati e un buon lavoro di contestualizzazione dei significati, sarebbe un perfetto assistente personale.
Quando parli di queste cose, la gente comune come reagisce?
Gli cade la mascella, pensa a Robocop, a Terminator… Il panorama di utilizzo però ha poco o niente a che vedere con la fantascienza. È un nuovo modo di guardare la realtà quotidiana. Pensa, alle difficoltà che hanno tanti anziani con la tecnologia. C’è chi si rifiuta di usare il cellulare, perché lo ritiene troppo complicato. Con Talens il gap della difficoltà di apprendimento è superato: non bisogna leggere il manuale di istruzione, il device si indossa come un normalissimo paio di occhiali e con un semplice comando vocale, gli anziani possono comunicare con parenti, amici, medici; possono condividere la visione e ricevere informazioni, Il software di Personal Assistant, istruito ad hoc, può assolvere altri compiti importanti, come per esempio, ricordare che è l’ora di prendere la medicina e inviare un segnale di alarm: attenzione stai per prendere la compressa per il cuore, invece di quella per l’asma.
Se non puoi dare comandi vocali al dispositivo perché sei muto?
Stiamo studiando anche questo caso. Dovrebbe partire a breve un progetto sul riconoscimento gestuale condiviso con l’Università di Salerno. Le persone che non sono in grado di parlare, o che preferiscono non farsi sentire, possono utilizzare il linguaggio dei segni per impartire ordini, fare domande e ottenere risposte. Oppure ci sono dei casi per cui non vuoi parlare e preferisci utilizzare i gesti. Esistono già dei device straordinari che ti permettono di utilizzare la mano come una tastiera: tu muovi un dito ed è come se digitassi una lettera su una tastiera. Andando oltre, esiste una specie di braccialetto che interpreta il linguaggio dei gesti senza che tu muova le dita: esamina i nervi coinvolti nell’azione e comprende cosa vuoi dire.
Il traguardo ultimo?
L’interpretazione del pensiero, qualcuno ci sta già lavorando. Un giorno indosseremo qualcosa che capirà cosa deve fare senza bisogno di ricevere un comando… e forse lo capirà prima ancora che tu l’abbia capito!
Non abbiamo ancora parlato degli errori di sistema: che tipo di problemi possono incontrare i software di Personal Assistant?
Il riconoscimento vocale è messo in difficoltà dai difetti di pronuncia e dai dialetti. I comandi vocali, in genere, sono inseriti in una griglia rigida e, appena si cambia qualcosa, non vengono interpretati nel modo corretto. Ci sono delle lingue insidiosissime che inducono facilmente in errore. Guarda che succede ai protagonisti di questo divertente video. Da parte nostra, stiamo cercando di sviluppare l’interpretazione del linguaggio naturale – NLP Natural Language Processing – che rende più flessibile il comando vocale.
Ci saranno nuove opportunità di lavoro per traduttori, interpreti, insegnanti di lingue straniere.
Esatto, serviranno anche esperti di dialetto. Abbiamo anche pensato di realizzare una versione del software in napoletano, che è caratterizzato da un forte accento. Dalle nostre parti c’è chi ha difficoltà a pronunciare le parole nel modo corretto e alcuni non capiscono proprio l’italiano. Mano a mano che Youbiquo crescerà, potrà essere sempre più responsive nei confronti di specifiche esigenze. Da notare che il nostro software ha una funzione che permette di semplificare i comandi vocali di default. Se una persona ha difficoltà a scandire esattamente la parola associata a una determinata funzione di riconoscimento vocale, si può cambiare facilmente il comando e inserire una parola qualsiasi -anche senza senso- che può essere pronunciata più facilmente. E quindi puoi anche criptare un comando. Se vuoi comunicare al device take a picture senza far capire a chi ti sta vicino che vuoi scattare una foto, puoi modificare il comando vocale e pronunciare una parola astratta – blurp! – e l’azione non è rivelata.
Oltre allo scoglio delle pronunce, ci sono altri problemi evidenti?
Negli USA molti titolari di negozi, ristoranti, bar, ecc., stanno vietando agli utenti di indossare i Google Glass. Forse si sentono minacciati dalla funzione di riconoscimento immediato. Perché tutto quello che c’è online e ti riguarda, salta subito fuori, sia che tu faccia la ricerca con tradizionale computer, che tramite smart glass: entrambi attingono dallo stesso archivio di informazioni. Se da un lato questa caratteristica può farti sentire più vulnerabile, dall’altra immaginati le opportunità. Il cassiere di una banca può smascherare immediatamente il truffatore di turno, se la sua faccia compare negli schedari online della polizia. Immaginati l’uso degli occhiali negli aeroporti e in tutti i luoghi dove c’è bisogno di garantire la massima sicurezza.
Sarà un mondo meno criminale?
Sicuramente questi tipi di device funzioneranno come deterrenti e faciliteranno alcune procedure. Per esempio i controlli stradali saranno più rapidi, i poliziotti non dovranno più chiamare in centrale per verificare la tua identità e farti aspettare un sacco di tempo. Basterà inquadrare la tua faccia e, se sei a posto, te ne vai subito.
Utile, certo ma l’altra faccia della medaglia è il controllo massiccio della popolazione con tutto ciò che ne consegue.
In realtà, questo tipo di controllo si esercita già da svariati anni. Pensa al sistema di videosorveglianza utilizzato a Londra, che peraltro è stato un flop.
Un’ultima domanda: cosa ci vuole per far decollare un progetto così complesso come Talens?
Grande spirito di dedizione, sacrificio, anche incoscienza e azzardo. Ci vuole anche buona reputazione e credito: gli imprenditori che hanno un’esperienza consolidata nei propri settori hanno più possibilità di essere presi in considerazione da banche e investitori. Noi possiamo dimostrare la nostra competenza nella programmazione, nel commerciale, nella comunicazione, nella realizzazione di dispositivi elettronici e di videogiochi. E poi servono investimenti. Abbiamo finanziato il prodotto con i soldi nostri: come dicono gli inglesi, put your money where your mouth is. Se non ci credi tu (e non investi), perché ci dovrebbe credere qualcun altro? Il rischio personale è alto, comunque le prospettive sono buone. Abbiamo partecipato a un bando di Invitalia e abbiamo ottenuto un finanziamento a fondo perduto pari al 65% dell’investimento. Non sappiamo ancora quando sarà erogato ma l’importante è che abbiamo conquistato credbilità. È stata una leva importante per convincerci definitivamente ad andare avanti. Inoltre c’è un Fondo privato del Mezzogiorno che sta valutando seriamente il nostro progetto. La strada del successo passa attraverso la matematica: se i conti tornano, gli investitori si fidano e i soldi arrivano. Per Youbiquo si parla di un finanziamento di tre milioni di euro. Chi sta pensando di scommettere su Talens si è appassionato quanto noi al progetto e ovviamente si aspetta un ritorno.
In bocca al lupo!
Crepi 😉
STARTER BOX
CARATTERISTICHE DELL’HARDWARE DI TALENS
– Processore Dual Core 1.5Ghz
– 1 GB RAM
– 4 GB Flash Memory
– Visore see-trough 800×600
– 5 Mpx camera
– GPS
– Giroscopio 3 assi
– Accelerometro
– Bussola
– Navigation Touch pad
– Mic/Speaker
– WiFi/Bluetooth
FUNZIONI DEL SOFTWARE DI PERSONAL ASSISTANT
-Scattare foto, registrare video tramite comandi vocali
-Pubblicare sui social network foto/video/commenti
-Effettuare videochiamate con funzione di “Share Vision”
-Visualizzare notizie e notifiche in tempo reale
-Richiedere la traduzione di una frase
-Richiedere informazioni su meteo/eventi geolocalizzati e visualizzare i risultati in AR (Augmented Reality)
-Richiedere orari di treni e aerei*
-Ricevere notifiche delle timeline dei social network (facebook, twitter, instagram)*
-Inviare e ricevere email, ricevere notifica di mail pervenuta*
-Pianificare l’agenda e riceverne le notifiche.
(Le funzioni contrassegnate da asterisco saranno disponibili dalla prossima versione)
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