Tra i vari progetti, che ho la fortuna di seguire nel mio lavoro, ce n’è uno che mi sta particolarmente a cuore e che seguo con particolare passione da un paio di anni: “Il lato oscuro del web”.
“Il lato oscuro del web” è un progetto sulla sicurezza internet nato nel 2012 e che tuttora viene svolto nelle scuole medie di un comune in provincia di Torino.
Il progetto è nato con l’intento di aiutare genitori e ragazzi alle prese con i nuovi mezzi di comunicazione, informandoli sui pericoli della rete e allo stesso tempo fornendo loro gli strumenti per tutelare la loro identità digitale.
Da un lato abbiamo i ragazzi, nativi digitali, che pensano di non avere alcun tipo di problema ad utilizzare strumenti che gli consentono di interagire, di produrre contenuti, di essere sempre connessi, di entrare facilmente in confidenza con altre persone e di sperimentare forme di partecipazione e di libertà di espressione che difficilmente il mondo adulto gli garantisce negli spazi reali del vivere quotidiano.
Dall’altra parte abbiamo genitori/insegnanti che spesso non hanno dimestichezza con i nuovi media e che non riescono a “seguire” ciò che i ragazzi sperimentano con computer, tablet o smartphone.
Il progetto prevede incontri sia con i genitori/insegnanti che con i ragazzi ed hanno come obiettivo la promozione della responsabilità, del rispetto delle regole di convivenza e la gestione consapevole della partecipazione ed espressione della propria creatività.
Durante gli incontri vengono trattati vari argomenti: dalla privacy sui social network, alla pirateria informatica, alle truffe informatiche (phishing) ma l’argomento su cui mi soffermo maggiormente, perché coinvolge in prima persona i ragazzi, riguarda il cyberbullismo.
Il cyberbullismo
Il cyberbullismo è il termine che indica atti di molestia (di bullismo) effettuati con l’utilizzo delle nuove tecnologie (e-mail, sms, social network…)
Il fenomeno è in continuo aumento e continua a fare vittime tra i più giovani che si ritrovano a dover fare i conti con una reputazione che viene danneggiata in rete, senza avere gli strumenti per rimuovere le calunnie. I contenuti offensivi, una volta diffusi e pubblicati, possono essere condivisi su più social network sfuggendo totalmente al controllo della vittima.
Si può fare qualcosa per arginare il fenomeno?
Spesso i genitori mi chiedono come possono intervenire per evitare ai figli spiacevoli incontri in rete ribadendo la loro totale incapacità digitale. Tra le frasi classiche che mi sento ripetere più spesso sono presenti : “Mio figlio usa il cellulare meglio di me!” “Il computer non lo so accendere” “Lui è un genio! Sa tutto di computer!”.
In realtà non sempre serve conoscere il computer-tablet-smartphone per aiutare i propri figli, a volte si può semplicemente sostenerli dando loro i giusti consigli. Il mondo virtuale è analogo a quello reale. La frase “è meglio non accettare caramelle dagli sconosciuti!” è sempre una pillola di saggezza, anche se nel mondo web le caramelle vengono rappresentate da e-mail di phishing, file allegati e molto altro…
I consigli
Ho provato ad elaborare una serie di consigli utili che possono fornire ai genitori/educatori ed insegnanti una base da cui partire. Molti possono sembrare scontati e invece dalla mia frequentazione con le scuole ho capito che molti ragazzi non conoscono minimamente la “netiquette” di Internet! Altro che nativi digitali!
1) Comportati nel web come nella vita reale: sii gentile e cortese.
Fate capire ai vostri figli che bisogna trattare le persone presenti sul web esattamente come si vorrebbe essere trattati. Essere irrispettosi aumenta la probabilità di diventare obiettivo di cyberbullismo.
2) Pensare prima di postare
Quando ero piccolina mia madre mi assillava sempre con un proverbio che ho imparato ad apprezzare da adulta: “Pensa Prima, Poi Parla, Perché Parole Poco Pensate Portano Pena”
Piacciono anche a voi tutte queste P? Aiutate i vostri figli a comprenderne il significato!
Anche nel web, come nella vita reale, bisogna essere prudenti. Bisogna <pensare prima di postare un proprio pensiero>. È meglio porsi qualche domanda prima di far circolare in rete le proprie considerazioni: sto offendendo la sensibilità di qualcuno? Potrei pentirmi di quello che sto per pubblicare?
È meglio riflettere quando si condivide qualcosa di personale. Ogni nostra conversazione e informazione fornita sul web potrebbe essere copiata, decontestualizzata e resa pubblica da chiunque. Eliminare le informazioni già pubblicate non è così facile come si crede. Bisogna essere prudenti anche con persone conosciute tramite uno scambio di e-mail o in una conversazione privata (chat).
3) Non rispondere alle provocazioni
I ragazzi sono sempre tentati di rispondere alle provocazioni. La miglior cosa da fare è invece ignorarle.
Se qualcuno dice o fa qualcosa online che mette a disagio, l’ideale è ignorare il messaggio e bloccare il mittente. Una rappresaglia di solito può incoraggiare il bullo a continuare le sue offese.
4) Segnala il cyberbullismo
Bisogna rassicurare i ragazzi che sono vittime di cyberbullismo che non è colpa loro. È importante che i ragazzi capiscano che devono riferire ai genitori, agli insegnanti o ad un adulto di cui si fidano se sono vittime online o tramite il loro telefono cellulare.
Spesso i figli non riferiscono ai genitori di essere vittime di cyberbullismo perché temono che i genitori possano levargli l’accesso alla rete.
L’ideale è che i genitori rassicurino i propri figli che questo non accadrà.
5) Mantieni segrete le password
Non bisogna riferire a nessuno le password di accesso ai social network, alla posta elettronica e a qualsiasi altro servizio online, eccezione fatta per i genitori!
Gli adolescenti solitamente sottovalutano il consiglio e riferiscono le password ai loro “migliori” amici, salvo poi avere dei ripensamenti quando vedono che le loro informazioni personali sono state divulgate!
6) Salvare le prove
Le forme più gravi di cyberbullismo devono essere segnalate alla polizia. In questo caso è indispensabile che i genitori aiutino a salvare le prove costituite da messaggi offensivi, immagini o copie di conversazione online.
7) Segnalare i comportamenti offensivi al fornitore del servizio
Si possono segnalare eventuali comportamenti offensivi al fornitore del servizio di posta elettronica, al gestore di telefonia, messaggistica istantanea, al social network o altro servizio online in cui è presente l’atto di bullismo o il contenuto offensivo e/o illegale.
Come bloccare il molestatore e/o segnalare eventuali offese
Il modo migliore per segnalare contenuti offensivi su Facebook è l’uso del link Segnala visualizzato accanto ai singoli contenuti.
Una guida approfondita potrete trovarla qui
Per bloccare un utente Twitter:
Accedete al vostro account Twitter, andate sulla pagina del profilo della persona desiderate bloccare.
Fate clic sull’icona “ingranaggio” sulla loro pagina di profilo per aprire un menu a tendina.
Selezionate Blocca tra le varie opzioni elencate.
Se volete maggiori informazioni su come bloccare un molestatore su Twitter cliccate qui
Google plus
Accedete al vostro account Google Plus, andate sul profilo della persona che vi infastidisce, sotto il suo nome troverete una freccetta verso il basso, se la cliccate si aprirà la dicitura “segnala/blocca” questa persona.
Accedete al vostro profilo e selezionate la stellina presente dopo il simbolo della casa, il secondo da sinistra, cercate il nome utente che intendete bloccare e cliccate in alto a destra l’ultima iconcina (sarà presente una freccia per iPhone o i tre puntini per Android/Windows Phone). A questo punto potrete selezionare la voce “Blocca utente” oppure “Segnala come inappropriata”
Per maggiori informazioni andate qui
Messenger Msn
Per segnalare un abuso su Messenger bisogna compilare il form su questa pagina
Purtroppo la lingua disponibile è solo quella inglese.
Yahoo messenger
Quando ricevi un messaggio da qualcuno che non fa parte del tuo elenco contatti, verranno visualizzati due link nella parte superiore dell’area di conversazione: Aggiungi contatto e Segnala come spam. Fai clic su Segnala come spam. In questo modo l’ID del mittente verrà inserito automaticamente nell’Elenco utenti ignorati, quindi non riceverai più messaggi istantanei da quell’ID.
Per maggiori informazioni andate qui
Per bloccare qualcuno su WhatsApp utilizzate il tasto Blocca che compare quando si riceve un messaggio da qualcuno non presente nella rubrica. Successivamente andate su WhatsApp > Impostazioni > Impostazioni chat > Bloccato, quindi selezionate Aggiungi nuovo per aggiungere i contatti della vostra rubrica alla lista dei contatti bloccati.
Per maggiori informazioni andate qui
Se avete altre applicazioni o piattaforme di condivisione che volete segnalare, fatelo pure.
Avete altri consigli da suggerire?
STARTER BOX
Forse non sapete che:
Un adolescente su dieci tra i 13 e i 17 anni dice di aver vissuto, direttamente o indirettamente, il fenomeno del cyberbullismo.
Il 95% dei ragazzi ha un profilo Facebook.
9 adolescenti su 10 utilizzano anche Instagram, Ask.fm, Twitter.
Il 70% dei preadolescenti naviga senza il controllo dei genitori.
Il 70% dei preadolescenti ha avuto il suo primo smartphone prima dei 13 anni.
Il 20% dei ragazzi ha pubblicato su Facebook o Instagram foto di cui poi si è pentito.
Siti di approfondimento e risorse utili:
http://www.smontailbullo.it/
http://www.netsmartz.org/ (lingua inglese e spagnolo)