Web2Society, alla scoperta delle nuove realtà del web

La società in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante grazie allo sviluppo del web: quello che non si deve mai dimenticare è che il World Wide Web è fatto da persone, per le persone. Fedele a questo concetto, Raffaele Pizzari, Ceo della web agency EgoRego, insieme al suo team ha ideato Web2Society: conferenza dedicata alle piccole realtà del web e al loro modo di interagire con la società e con la vita di ogni giorno. Un’idea così vicina ai principi di Cowinning che ho chiesto a Raffaele di raccontarcela in prima persona.

La conferenza Web2Society (Roma, 14 maggio 2013)

La conferenza Web2Society (Roma, 14 maggio 2013)

Ogni buona idea nasce dall’osservazione del mondo che ci circonda e dalla propria esperienza. Raccontaci da che esigenza nasce Web2Society.

Io e il mio team lavoriamo ormai da quasi un decennio nella comunicazione digitale. Abbiamo la necessità di conoscere le tecnologie, le persone, le nuove abitudini, i nuovi strumenti. In altre parole abbiamo bisogno di conoscere la società ed il web soprattutto in quel punto in cui si intrecciano, incontrano, mescolano. Non c’è nessun trucco per farlo con successo: bisogna osservare e studiare, molto. Se c’è, invece, un modo per renderlo entusiasmante, allora è decisamente il “condividere”: confrontarsi, mettere a disposizione le proprie conoscenze e competenze.
Per questo abbiamo pensato di dar vita a Web2Society, una conferenza, un think tank, un blog, un luogo o più in generale uno strumento per far incontrare persone, esperienze, nicchie.
Ho parlato di “nicchie” perché eventi e poli di informazione basati sul mainstream non mancano di certo. Vorremmo – sperando di riuscirci – essere sempre interessanti e mai ripetitivi.

Che ruolo hanno i social media in Web2Society?

Sono uno strumento essenziale, per ora. In questa fase embrionale sono un catalizzatore eccezionale: ci mettono in contatto con persone, ci danno modo di raggiungere un grande pubblico, facilitano e amplificano la diffusione di contenuto.
Vorrei specificare, però, che non sono essenziali. Abbiamo deciso di costruire #Web2S sfruttando l’indipendenza offerta dal Web. Per questo vogliamo esistere al di là dei Social Media, degli accentratori di utenza. Il nostro contenuto – tutto –  sarà veicolato in ogni modo possibile, ma sarà slegato dai canali di diffusione.

Gli argomenti della conferenza Web2Society

Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere una strada simile per poter arginare le difficoltà incontrate nell’organizzazione?

Non credo che esista una ricetta. Diffido sempre dalle “X regole per” o dalle profetiche frasi da “guru”. Le realtà, le persone ed i problemi sono sempre diversi. Credo però – forse mi accingo a dire una banalità – che ci siano tre parole chiave: studio, dedizione, passione. Che poi, in fondo, valgono per qualsiasi altra sfida nella vita.

Che sviluppo futuro prevedi per Web2Society?

Noi abbiamo un progetto ambizioso, ma siamo sicuri che la community ci sorprenderà.
Vogliamo gettare le basi per una nuova conferenza Web2S, fare in modo che il Think Tank diventi stabile e che trovi da solo i fondi per mantenersi ed espandersi, finanziare approfondimenti e piccole ricerche. In altre parole: assorbire, elaborare, produrre e condividere la cultura della Rete.

Condividi pure tu  le tue idee seguendo l’ashtag #web2s: adesso è arrivato il tuo momento!

Autore Sara Stella

Una rocker che ama la buona musica, la buona comunicazione e i social. Sul mio blog Fascinorock.wordpress.com - finalista ai MEI Music Awards 2013 - promuovo artisti e gruppi emergenti che viralizzo attraverso i social.

,

Commenta
Non sono presenti commenti per questo articolo.

Lascia un commento