Twitter per il Non-Profit

Twitter Non-profit

Twitter è il modo più semplice e veloce per avvicinarti alle cose che ti interessano e ti stanno a cuore.

È Twitter stesso, con la sua definizione, ad offrirci la prospettiva per capire il nucleo intorno al quale, ogni giorno, si sviluppa l’immensa conversazione fatta di oltre 500 milioni di tweet.

“Le cose che ci interessano” sono quelle che fanno parte del nostro quotidiano: gli amici, i network di lavoro, le persone che condividono contenuti per noi di valore e gli argomenti che ci riguardano. Tutto questo scorre, insieme, in un flusso che è continuo, ma anche

  • Aperto
  • Sintetico
  • In tempo reale

Se queste tre caratteristiche fanno di Twitter un mezzo privilegiato per rimanere in contatto con tutto ciò a cui teniamo, lo possono rendere uno strumento imprescindibile quando la tempestività e lo scambio di informazioni utili diventa essenziale.

Twitter per le emergenze

Un’ultim’ora, un’allerta meteo, una situazione critica o d’emergenza, così come le istruzioni per agire ed aiutare gli altri, sono tutti casi che hanno trovato e trovano voce su Twitter nel momento in cui accadono e se ne ha bisogno.

Il 25 settembre scorso, Twitter ha lanciato Alerts, un sistema di avvisi che avvicina gli utenti alle informazioni importanti –quando non addirittura vitali-, provenienti da fonti sicure ed istituzionali, in occasione di crisi e circostanze pericolose.

 

Alerts funziona in modo molto semplice, com’è nella filosofia di Twitter: gli utenti possono iscriversi agli avvisi delle organizzazioni incluse nel progetto e da queste ricevere, tramite notifiche di Twitter (via mobile), tweet in evidenza ed sms, informazioni d’emergenza nel momento in cui un pericolo diventa potenziale o effettivo.

Le organizzazioni coinvolte, per ora, si trovano principalmente negli USA e in Giappone e si tratta di dipartimenti di sicurezza, vigili del fuoco, ospedali, osservatori delle grandi città (già vittime in passato di grandi incidenti) come New York, Boston, Philadelphia. Ci sono inoltre ONG e organizzazioni internazionali non-profit. L’elenco completo è disponibile qui  e Twitter auspica di poterlo estendere alle organizzazioni in tutto il mondo,

Con Alerts, Twitter arriva al cuore del suo ruolo nelle situazioni d’emergenza. Ruolo che, come in tante altre applicazioni di questo social network, è stato determinato dal modo in cui gli utenti l’hanno utilizzato nel tempo.

Sono del 2009 i primi approcci a Twitter come strumento di diffusione delle notizie dal basso, o del cosiddetto citizen journalism, in occasione di grandi disastri. È passato alla storia in questo senso un tweet, il primo realizzato con un’immagine allegata, dell’incidente aereo nel fiume Hudson a New York, nel 2009

 

Ma possiamo ricordare episodi anche più recenti, dallo Tsunami in Giappone alle esplosioni durante la maratona di Boston, durante i quali Twitter è stato utilizzato per distribuire informazioni di assistenza e sicurezza alle persone nel modo più diffuso ed immediato possibile.

Per non parlare di tutti quei fenomeni di massa, come le manifestazioni, dove i tweet hanno giocato un ruolo importantissimo per veicolare messaggi di grande utilità non solo pratica ma di contenuto, e di grande valore sociale.

Se fino ad oggi sono stati gli hashtag a permettere di far viaggiare attraverso Twitter questo tipo di informazioni, oggi Alerts offre uno strumento in più per essere ancora più vicini alle cose a cui teniamo, quando ne abbiamo più bisogno.

Twitter for Good

Ma Twitter non si fa solo megafono per quelle situazioni in cui è necessaria la potenza di un mezzo dove i messaggi possono raggiungere migliaia di utenti in pochi secondi.

Twitter non lavora soltanto sulle emergenze, ma può diventare un luogo dove a colpi di tweet si può costruire un altro mondo possibile.

Infatti, sulla stessa piattaforma dove aziende e marchi approdano per finalità promozionali e sostanzialmente di profitto, possono trovare spazio e voce organizzazioni, enti e associazioni che fanno del non-profit la loro missione.

Utilizzando le stesse tecniche e strategie valide per tutti, queste realtà possono costruire la propria presenza su Twitter, far conoscere la loro missione, le iniziative e costruire una comunità intorno a tematiche che altrimenti passerebbero inosservate.

Avvicinare le cose importanti alle persone a cui stanno a cuore..

Tutto ciò che sappiamo su Twitter e sulle buone pratiche di utilizzo può essere applicato anche per il non-profit, dalla grande ONG alla piccola associazione locale di volontariato.

Quali possono essere gli obiettivi di un’organizzazione non-profit su Twitter?

  • Far conoscere le proprie iniziative e diffondere informazioni che non trovano la giusta attenzione sui media tradizionali.
  • Creare e coltivare comunità di sostenitori, intercettare persone e organizzazioni vicine alla propria missione e coinvolgerle.
  • Crowdsourcing: raccogliere non solo fondi, ma idee, risorse, consigli e feedback.

Quali sono le buone pratiche da seguire?

Valide per chiunque decida di iscriversi ed essere presente su Twitter, queste buone pratiche possono offrire una prospettiva per trovare la voce e lo stile per la propria organizzazione e realizzare gli obiettivi prefissati.

  • Dare personalità all’account: ogni elemento è utile per comunicare al meglio il proprio messaggio, per questo va personalizzato e curato.
  • Offrire contenuti di valore: Twitter non è fatto solo di parole, ma anche di immagini, video, link di approfondimento che arricchiscono l’esperienza dei follower ed aumentano l’interesse.
  • Essere presente ed interagire: Twitter non è un network dove distribuire comunicati stampa a senso unico, ma è un luogo di scambio e di conoscenza reciproca.
  • Costruire relazioni: far emergere il lato più umano e diretto aiuta a coltivare rapporti, che possono crescere e dare frutti inattesi.
  • Portare il sorriso, anche solo con le parole: in un mondo in continua lotta anche il sorriso può aiutare a vincere grandi battaglie.

Programmi speciali per il non-profit

Oltre ad Alerts, Twitter Non Profit mette a disposizione un programma per le organizzazioni non-profit, suddiviso in tre fondi:

Fondo Globale
Aperto a tutti, permette di divulgare le proprie iniziative attraverso Twitter Ads for Good, ovvero una versione speciale scontata dei tweet e account sponsorizzati, dedicata alle associazioni non-profit.

Fondo Crisi
Accessibile alle organizzazioni impegnate in circostanze di crisi o disastri (civili e naturali).

Fondo Comunità di San Francisco
Aperto alle non-profit che agiscono sui bisogni delle comunità dove ha sede Twitter.

Per accedere ai programmi è necessario essere riconosciuti come account verificati di organizzazioni non-profit e fare richiesta attraverso questo modulo.

Per tutte le altre organizzazioni che non riescono ad accedere ai fondi, esiste comunque la possibilità di avere un’eco sul blog ufficiale dedicato al non-profit con un guest post dove è possibile raccontare il modo in cui viene utilizzato Twitter per promuovere campagne benefiche.

Hope140.org è la risorsa ufficiale di Twitter che raccoglie tutto il materiale per partecipare ai programmi non-profit, i casi studio e le iniziative solidali promosse in tutto il mondo

Esiste anche un account dove seguire gli aggiornamenti sul mondo di Twitter dedicato al non-profit ed è: @Nonprofits [Twittalo]

Se volete scoprire come gli altri account non-profit stanno già usando Twitter, ho preparato una piccola raccolta con una lista da seguire.

Attraverso i 140 caratteri viaggiano in rete tantissime storie di solidarietà che aspettano di essere raccontate attraverso i giusti canali. Noi, come Twitter, “ci sentiamo ispirati ogni giorno da storie di persone che usano Twitter e la rete per rendere il mondo un posto migliore in modi inaspettati.”

Autore Valentina Lepore

Curiosa esploratrice del web, in continuo movimento tra seo, webwriting e social media. Alla ricerca del punto d'incontro tra gli strumenti e le narrazioni ho trovato Twitter, e su Valijolie.it ne approfondisco i vari aspetti: da quelli più tecnici legati al marketing e alla promozione a quelli che riguardano la comunicazione e le nuove forme di linguaggio nella rete.

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