Gabriella è una donna attenta ai fenomeni della rete che riesce a tessere relazioni e progetti con l’abilità e la semplicità di chi il multitasking ce l’ha nel sangue. Da co-founder di Girls Geek Ticino a responsabile di progetto di Rails Girls Ticino, riesce sempre a trovare vie innovative per coinvolgere le donne nel mondo della tecnologia. Per questo le chiesi di raccontarci l’X Media Lab e per questo ho bussato di nuovo alla sua chat per chiederle le sue impressioni sul dibattuto tema “donne e tech”.
– Rachele Muzio –
Negli ultimi anni l’interesse per le nuove tecnologie e per i fenomeni sociali in rete mi ha spinto ad occuparmi di competenze tecniche digitali, a partecipare e a creare occasioni di crescita e di confronto, soprattutto tra le donne.
Lavorare nel settore ICT oggi è una opportunità importante ma i percorsi di studio tecnico-scientifici sono scelti raramente dalle donne. Purtroppo la percezione che non vi sia più divario di formazione tra donne e uomini non corrisponde alla realtà, le ragazze si laureano prima rispetto a molti dei loro compagni ma non nelle materie utili a trovare lavoro.
Alcuni dati indicano che meno del 10% delle ragazze si orienta verso le professioni high-tech ed è un peccato perché secondo degli studi entro 2-3 anni verranno creati circa 700 mila posti di lavoro in Europa. Con i ritmi attuali pochi di questi posti verranno ricoperti da donne.
Conoscenza e uso delle tecnologie sono caratteristiche importanti anche per conciliare vita e lavoro, lo smart working è una modalità di lavoro innovativa, il futuro dell’organizzazione passa da qui, attraverso occasioni che non possiamo ignorare. È compito delle famiglie, delle università e delle aziende indirizzare le ragazze, tenendo conto delle preferenze individuali, verso quei percorsi formativi che ne valorizzino le attitudini e risultino appetibili dal punto di vista lavorativo.
Rails Girls: insieme per progettare e programmare app
Tra le varie iniziative, abbiamo realizzato il primo workshop di Rails Girls a Lugano. Nato da un’idea di Linda Liukas (Digital Champion 2013), Rails Girls ha l’obiettivo di incoraggiare le donne ad essere parte attiva nella «costruzione» di internet e avvicinarle alla tecnologia e alla programmazione:
I want to make sure all young women see all the magical, radiant possibilities that technology will offer. Technology is the fastest way to change the world and I want to see more diverse people building products and companies
Con l’aiuto di programmatori professionisti le partecipanti hanno progettato e programmato una app con il frame work open source Ruby on Rails. L’evento è iniziato con l’istallazione di Ruby sui pc delle partecipanti, in seguito il tanto atteso Installation Party. Come da tradizione, non è mancata la foto del Friday Hug su tutti i social.
Il giorno successivo, dopo una gustosa colazione, abbiamo continuato con la progettazione e lo sviluppo del progetto inframezzati dagli interventi delle speakers, in presenza e in hangout. Nella scelta delle relatrici abbiamo voluto valutare l’aspetto della multidisciplinarietà, mostrando alle ragazze che la conoscenza del codice non è importante solo per chi sviluppa e ispirando le partecipanti con donne che hanno avuto dei percorsi interessanti. Abbiamo ascoltato le storie di chi si occupa di Design, User Experience, start-up e ingegneria.
Una Nuvola Rosa sul cielo di Roma
Dell’esperienza di Rails Girls ho parlato anche a Roma, durante la splendida iniziativa Nuvola Rosa organizzata da Microsoft in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Università La Sapienza e con il sostegno di importanti organizzazioni internazionali e la partnership dell’associazione Valore D.
All’evento, un progetto di respiro internazionale, hanno partecipato circa 700 ragazze, studentesse liceali e universitarie invitate da La Nuvola Rosa con l’obiettivo di sensibilizzare sulla necessità di colmare il divario di genere nel campo delle professioni STEM – acronimo inglese che sta per Scienze, tecnologia, ingegneria e matematica.
Tre giornate all’insegna della tecnologia e dell’innovazione con interventi di personaggi di spicco, per lo più donne note a livello internazionale per il proprio contributo nei campi della ricerca scientifica, dell’impresa e del mondo accademico.
Il programma intenso della seconda giornata era dedicato ai corsi di formazione suddivisi per argomenti ed interessi, 44 corsi gratuiti in 6 percorsi tematici. Si è parlato di Big Data, Business Intelligence, Mobile Marketing, Social Media, Comunicazione, Digital Writing, Linkedin e Start up. Adecco ha curato i training dedicati all’ingresso nel mondo del lavoro.
Tra le varie attività, il Pink Hackaton organizzato in collaborazione con Codemotion, la conferenza internazionale rivolta a sviluppatori, ingegneri, studenti e appassionati, ha attirato molte partecipanti. Si è tenuto nella splendida location della Biblioteca centrale della Facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza.
La prima maratona di codice in rosa è stata una vera e propria gara fra team: le ragazze si sono sfidate realizzando app sulla piattaforma Windows 8.1 con l’aiuto di esperti Microsoft e mentor professionisti. L’obiettivo era far capire alle partecipanti quanto sia accessibile e comprensibile il codice, i progetti dovevano risolvere le piccole e grandi sfide della vita quotidiana. Le vincitrici sono state premiate alla conferenza di chiusura il giorno successivo.
È stata un’occasione molto stimolante, anche per chi ha già esperienza, passeggiando nelle aule o nel chiostro rinascimentale decorato per l’occasione con le nuvole rosa. Siamo state tutte contagiate da quell’aria di ottimismo e dalla voglia di darsi da fare, abbiamo avuto molte occasioni di scambio e sono nate discussioni interessanti con molte domande da parte loro.
Come ha ribadito Stella Goulet di Avanade, partner di Microsoft per l’evento
Girls need IT and IT needs girls
STARTER BOX
“La Nuvola Rosa si avvale del prezioso contributo di McKinsey & Company, che ha realizzato una ricerca che indaga le cause dell’elevato tasso di inattività e disoccupazione delle giovani donne, non ultima la scarsa formazione tecnico-scientifica.
In che modo la società e la famiglia influenzano le scelte delle giovani? I percorsi formativi delle ragazze sono allineati alle esigenze del mercato del lavoro? Perchè le donne tendono a non scegliere gli ambiti tecnico-scientifici? Le giovani sono penalizzate rispetto ai coetanei maschi nell’accesso al mondo del lavoro? La ricerca di McKinsey & Company analizza questi e altri aspetti significativi, e mostra il profilo di un Paese dove i talenti femminili sono ancora poco valorizzati e sostenuti.”
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