L’era del visual storytelling e i social media

Visual Storytelling

Non dirmelo, mostramelo!

Nell’ultimo decennio la tecnologia digitale ha dato nuova linfa all’espressione visiva: basta guardarsi intorno e i dati di vendita lo confermano. C’è un boom di apparecchiature fotografiche, videocamere, smartphone, software e app di trattamento delle immagini, anche l’editoria e la stampa tradizionale sono ricche di grafica e di immagini. Possiamo dire senza timore di esagerare, che siamo in un’epoca “foto-centrica”, se mi consentite il termine.

Nel settembre 2011, introducendo la timeline, Facebook commentava il nuovo look dicendo che era più visual e solo la scorsa settimana Google+ ha modificato la grafica adottando uno stile a colonne che consente alle foto di occupare l’intera larghezza del flusso rendendo l’esperienza visiva ancora più emozionante.

In un mondo in cui la comunicazione è veloce, frammentaria e decontestualizzata, le immagini sono un veicolo molto potente di diffusione dei messaggi. Un’immagine parla un linguaggio universale comprensibile da tutti, è immediata, ispiratrice e coinvolgente.

La crescita rapidissima di social media basati sulla condivisione delle immagini come Pinterest, Slide Share, Instagram ma anche Flickr e Tumblr ha contribuito a connotare culturalmente il fenomeno al punto che molti opinionisti della Rete sostengono che siamo entrati in un’era visiva.

Se le aziende desiderano attirare l’attenzione dei consumatori oggi devono quindi fare due considerazioni:

  • introdurre nella propria strategia di marketing un approccio visivo
  • considerare che i consumatori a cui si rivolgono contribuiscono in prima persona alla produzione e diffusione di messaggi raccontando storie che potrebbero anche non essere in linea con gli obiettivi aziendali.

La narrazione visiva non è più territorio esclusivo dei professionisti ma è passata nelle mani degli utenti quindi le aziende devono riappropriarsi delle proprie storie e condividerle in Rete.

Il concetto di storytelling non è nuovo per il marketing e consiste nel trasformare in racconto ciò che si vuole comunicare attraverso l’uso di piattaforme mediatiche. Le storie coinvolgono emotivamente le persone, le inducono a immedesimarsi e se ciò avviene innestano spontaneamente un meccanismo virale di diffusione di un messaggio intorno a un prodotto o servizio.

Di quali strumenti hai bisogno per raccontare una storia visivamente?

Ormai viviamo per documentare con immagini ogni istante della nostra vita, se usciamo per una passeggiata, o usciamo per un drink o festeggiamo un successo i social network raccontano la storia della nostra vita, personale e professionale. Ogni momento, persona, animali, oggetto, viaggio o cibo viene fotografata e condivisa pubblicamente con amici e membri della nostra comunità.

Instagram

Instagram non è solo una piattaforma per l’editing e la condivisione di immagini ma è ideale per fare storytelling perché consente ai tuoi followers di fare esperienza della tua azienda in modo del tutto diverso. Rispetto a Facebook che è diventato più promozionale, Instagram è molto più genuino e reale, ideale per cogliere l’attimo. Chi di noi non ha mai pubblicato la foto di un piatto mangiato in compagnia o di una prelibatezza appena cucinata con le nostre mani? Sembra che il food sia fra i soggetti preferiti dei nostri scatti forse perché ci permette di mostrare tutta la nostra creatività e Instagram è il social network privilegiato per ospitare foto di ricette, cucina e prodotti.

La comunicazione del cibo oggi è arrivata a un punto critico e per poter continuare a coinvolgere il pubblico è fondamentale puntare su una narrazione sensoriale che generi memoria, che riporti alla mente situazioni, cose o persone e induca a ripetere l’esperienza.

È già diventato un caso quello del ristorante Comodo di NY che ha deciso di pubblicare su Instagram il menù. Vedendo i propri ospiti fotografare e pubblicare le foto dei piatti, ha deciso di sfruttare la tendenza e di diffondere su Instagram le immagini del menù con l’hashtag #ComodoMenu.  Oltre ad aiutare le persone  a decidere cosa ordinare gli ospiti del ristorante possono vedere anche cos’hanno ordinato gli altri, leggere recensioni e commenti.
In questo modo le immagini offrono differenti prospettive sui piatti rendendo dinamico e vivo il menù, un uso innovativo  e molto intelligente di Instagram.

Un buon esempio di food storytelling è quello di Travel to Taste, blog di viaggi e sapori gestito da Federica Giuliani giornalista e capo redattore della rivista LatitudesLife.

Instagram TravelToTaste - Federica Giuliani

Federica pubblica immagini molto evocative, che richiamano atmosfere esotiche, con un occhio molto attento ai dettagli di gusto. Anche l’uso dei colori è molto personale, viola, aranci, verdi e turchesi una palette che richiama la sua passione per l’etnico.

Fra le strategie di promozione che utilizza vi è il racconto del dietro le quinte, perché alle persone piace vedere le  fasi di preparazione di un piatto o di un viaggio, osservare come si lavora ecc. Ogni scatto è accompagnato nella descrizione da hashtag e geotag per localizzare le foto sulla mappa, pratica molto utile per poter ricercare le foto non solo in base al tema ma anche al luogo.

Un’altra tecnica che @traveltotaste utilizza è quella del collage:  riunendo più immagini insieme lei riesce a dare più forza e consistenza al messaggio ed è una tecnica molto utile se si vuole illustrare un procedimento, come la preparazione di un piatto. Fra le apps che consentono di fare collage di foto in vari layout ci sono Picframe e Frametastic.

Pinterest

L’interattività delle immagini è il punto di forza di questo social network  ed è anche lo strumento ideale per mostrare le molteplici sfaccettature della nostra personalità sia come singoli che come aziende. Si possono pubblicare foto, foto e testi, atmosfere, citazioni e costruire collezioni – boards – molto diverse, legate ai propri interessi o a quelli di chi ci segue.

Molto utile per le aziende che comunque debbono allineare la strategia sui social media agli obiettivi di business ma possono anche collezionare immagini sui temi di interesse del loro pubblico di riferimento o di potenziali clienti.

Pinterest è perfetto per chi si occupa di arredamento, cibo e moda. E’ anche il social network più femminile della Rete. Restando in tema #food, ecco come un’azienda può efficacemente promuovere i propri prodotti attraverso uno storytelling visivo: si tratta del ristorante pizzeria Marechiaro di Casale Monferrato.

Ristorante Pizzeria Marechiaro su Pinterest

Le maggior parte delle board sono attentamente categorizzate e le descrizioni ottimizzate con l’inserimento delle parole chiave nel testo. Le descrizioni dei pin sono completate da link e hashtag e la scelta dei piatti e i prodotti da fotografare privilegia i colori e la luce naturale, soprattutto per le collezioni di pasta e pizza.

Belle le board dedicate a “Persone di Marechiaro” e all’elenco dei nuovi fornitori del ristorante. L’elemento umano nel food storytelling è sempre vincente.
Board specifiche sono poi dedicate a serate a tema come i “Sapori d’Oriente” o “Eventi” .
Infine le board di ispirazione e di sapori legati a territori e tradizioni locali sono quelle che raccolgono la maggior parte dei pins.
Strategica la board dedicata ai prodotti di clienti e fornitori così come quella che racconta il nuovo menù e il nuovo sito.

Il ristorante Marechiaro è indubbiamente un’azienda innovativa, molto attiva sui social media, che stimola il dialogo e il passaparola, magari anche esponendosi al rischio di critiche nell’intento di stabilire un dialogo continuo con i suoi clienti.

E tu cosa ne pensi? In base alle tue esperienze, ritieni che le immagini siano importanti nella comunicazione?
Hai mai ragionato su come impostare una strategia di visual storytelling sui social media?
Non trovi che il tema #food sia presente in modo ossessivo sui social networks? Per quale ragione secondo te?

Colgo l’occasione per ringraziare Non Solo Arancia per avermi fatto conoscere il caso del Ristorante Marechiaro. Se  anche tu hai dei casi interessanti da segnalarci su un uso intelligente  e nuovo delle immagini, commenta questo articolo.

Autore Patrizia Soffiati

Content editor copy e seo @TrewSitiweb, passato di studi iberici e ufficio stampa, vocazione green, coltivo la mia ghianda con letture, yoga, lotta love Torino.

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