App socialmente utili per l’ambiente e le persone in difficoltà

L’uso delle App in Italia occupa l’87% del tempo speso su smartphone e tablet. Sono i dati riportati nella presentazione di Gasperini – presidente di Audiweb – allo IAB Forum di dicembre 2013. Di App hanno scritto per noi Tiziano Galli e Giuseppe D’Elia ma mi incuriosiva indagare questo mondo dal punto di vista della tecnologia che aiuta a migliorare le condizioni di vita oltre il gioco e la semplificazione del lavoro.

App socialmente utili che aiutano le persone in difficoltà

Un uso forse poco conosciuto delle App è quello di offrire aiuto in situazioni di emergenza ambientale e/o umanitaria e che spesso fa leva sulle opportunità di geolocalizzazione. Una di queste è RapidFTR (Family Tracing and Reunification) ed è stata sviluppata da UNICEF per aiutare il ricongiungimento fra bimbi dispersi e famiglie nelle situazioni di emergenza ambientale e civile. Apple, con fine intuito, ha recentemente depositato il brevetto per attivare un sistema di emergenza che scatti in automatico sui propri dispositivi.

Ma quali sono le App già disponibili per il download? Di seguito alcune fra le più utili che ho trovato ma spero di arricchire la lista con l’aiuto di lettrici e lettori di Cowinning.

  • SIAMO SICURE (Google Play – App Store)
    App sviluppata con il patrocinio di Telefono Rosa e del comune di Firenze per trasformare lo smartphone in un alleato per donne in situazioni di pericolo. Per installare l’app, gratuita, non si deve fornire alcun dato personale. La schermata è suddivisa in quattro grandi aree di colore differente: il tasto rosso lancia un allarme sonoro associato volendo alla funzione torcia, il tasto azzurro fa partire la chiamata ad un numero selezionato, pigiando due volte il tasto arancione parte un sms di richiesta di aiuto con la propria posizione geografica, infine il tasto viola contiene il decalogo con i consigli per prevenire e fronteggiare le situazioni di potenziale pericolo.
  • STOP.it (Google Play – App Store)
    App contro il cyberbullismo che “si propone di facilitare la segnalazione di abusi, mettendo nelle mani degli studenti uno strumento rapido per catturare screenshoot dei comportamenti dannosi online, inviarli a un gruppo selezionato di adulti di fiducia ed accedere a linee telefoniche di assistenza, conservando l’anonimato” (La Stampa, 11/02/2014). Per ora in sperimentazione nelle scuole americane al costo di 2,88 euro per download.
  • LIBERI DI MUOVERSI (Google Play – App Store)
    App gratuita per segnalare e conoscere le barriere architettoniche nei luoghi pubblici o, al contrario, luoghi particolarmente comodi per chi si muove su sedia a rotelle e, aggiungerei, per genitori con bimbi in carrozzina e passeggino. In entrambe i casi sapere se, ad esempio, in un locale c’è sufficiente spazio tra un tavolo e l’altro o scale per andare in bagno può fare la differenza nella scelta.
  • FONTRILLO (Google Play)
    Un’App che chi ha a che fare con parenti anziani e che magari vivono da soli troverà geniale. Permette di avere la tastiera del cellulare con bottoni grandi e in ordine alfabetico, notifiche a tutto schermo che non scompaiono fino a che non si sono lette, pigiando il tasto SOS e scuotendo il telefono parte una chiamata e un sms con la propria posizione verso dei numeri scelti, i parenti possono inviare un messaggio a Fontrillo per sapere automaticamente dove si trova la persona cercata oppure aggiungere a distanza appuntamenti e numeri in rubrica. Praticamente tutte le funzioni sono attive nella versione gratuita.

App socialmente utili in difesa dell’ambiente e dei consumatori

Online ci sono piattaforme estremamente interessanti che difendono l’ambiente e i diritti dei cittadini. Basti pensare all’enorme lavoro di Cittadini Reattivi, raccontato su Cowinning dall’ideatrice Rosy Battaglia, o agli open data e allo spazio per le segnalazioni messi a disposizione su OpenCoesione.

Ma cosa possiamo fare armati di smartphone e senso civico?

  • DECORO URBANO (Google Play – App Store)
    App gratuita che permette di inviare segnalazioni di degrado ambientale, dissesto stradale, incuria delle zone verdi e…invitare il proprio comune ad aderire a questa rete di “Citizen Generated Content” monitorando così gli interventi necessari grazie alle segnalazioni dei cittadini.
  • BUYCOTT (Google Play – App Store)
    Permette di scannerizzare con lo smartphone il codice a barre di un prodotto prima di acquistarlo e sapere se il produttore viola i diritti umani, sfrutta il lavoro minorile, minaccia l’ambiente e partecipa in qualche modo ad altri processi illegali. L’app, gratuita, è in inglese ma potete curiosare fra le nefandezze di parecchi marchi noti e avviare campagne di “boicottaggio” o “buycottaggio”.
  • ORA BASTA! (Google Play – App Store)
    App gratuita sviluppata da Altroconsumo che permette di inviare reclami e condividerli sulle disavventure vissute in banca, con le bollette e negli acquisti, conoscere i propri diritti di consumatore, avviare o partecipare ad azioni legali collettive, parlare gratis con un avvocato per i primi consigli.
  • BRING THE FOOD (Google Play)
    App gratuita che permette di combattere lo spreco alimentare donando il cibo a chi ne ha bisogno invece di farlo diventare spazzatura. Un tema che ci sta particolarmente a cuore e su cui aveva scritto Patrizia Soffiati. Per ora è in fase sperimentale ma sarebbe auspicabile l’adesione in massa di supermercati, forni, pasticcerie, mense e ogni tipo di produttore/distributore di cibo.

Usi una delle App che ho citato e ti va di dirci che ne pensi?

Conosci e/o usi altre App gratuite socialmente utili? Siamo pronti per prendere appunti nei commenti e via social 😉

Autore Rachele Muzio

Curo e coordino progetti online per università ed enti di ricerca. Lottare per anni con lo scarto fra ricchezza di idee e mancanza di fondi nel mondo della cultura mi ha portata a sperimentare soluzioni creative partendo dalla rete. Il mio blog Webpersignore è nato da questa spinta e Cowinning ne è il frutto migliore.

, , , , , ,

Commenta

Lascia un commento