Faccio outing: se mi chiamate al telefono e non sento bene quello che mi state dicendo, è perchè nella mia vita ho ascoltato talmente tanta musica e sono stata a talmente tanti concerti che ormai so che prima o poi dovrò comprarmi un bel cornetto acustico per le orecchie.
La mia passione per il web mi ha sempre portato inoltre a cercare di muovermi online per ascoltare la musica che amo o per farmi suggerire gruppi e pezzi che non conosco.
Per chi come me è sempre alla ricerca della chicca musicale, TechCrunch segnala una start up con un concept davvero interessante: Spawnsong.
Il target di riferimento è quello dei veri appassionati di musica che vogliono assaporare la creazione di un album fin dall’inizio.
Spawnsong permette infatti ad un gruppo di caricare un brano musicale quando non è ancora stato terminato. I fan potranno commentare, dare indicazioni su come vorrebbero che venisse modificato il brano e preordinare il futuro pezzo musicale.
Perché trovo quest’idea geniale?
Perché Spawnsong è l’esempio concreto di come sia sempre di più in atto una stravolgimento dei processi della creazione musicale.
Ovvero prima le band si chiudevano nei garage e non ne uscivano finché non avevano “qualcosa da dire musicalmente”, ora cercano un contatto sempre più forte con i fan mettendoli addirittura al centro di quello che creano, chiedendo feedback costanti e facendoli diventare anche produttori grazie alle piattaforme di crowdfunding.
Secondo il fondatore Justin Kim, 25enne laureato in economia, l’obiettivo è quello di diventare una nuova piattaforma di scoperta musicale in cui le persone costruiscono una playlist di idee musicali fresche.
Voi che cosa ne pensate? Solo un’altra start up nel mucchio o un potenziale competitor di nomi blasonati come Pandora, Spotify e Grooveshark?
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