Sono medico e sono online, vantaggi di web e Social per me e l’utente

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Ho conosciuto Antonio poco più di un anno fa al Master in Comunicazione delle Scienze dell’Università di Padova e mi sono chiesta subito perché un medico nutrizionista affermato e in gamba come lui volesse rimettersi sui libri per l’ennesima volta. Mi ha risposto che gliel’ha consigliato un amico medico a cui quel Master “ha cambiato la vita”.

Oggi Antonio è una presenza autorevole online, gestisce diversi siti sulla nutrizione, ha un canale YouTube dove carica i propri video e un’esperienza presso una webradio di cui parla sempre con entusiasmo. Non solo, è anche uno di quei medici che hanno scelto la rete per aggiornarsi e per fare informazione eticamente corretta dal punto di vista medico. 

Io gli ho chiesto di raccontarci perché ha scelto di essere sul web, ecco cosa mi ha risposto.

-Irene Teso-

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Squilla il cellulare, il medico che sta parlando con un paziente interrompe momentaneamente la visita per rispondere alla chiamata. E’ un altro collega che chiede un parere su come affrontare un caso che sta seguendo.

Durante il lavoro ambulatoriale o di corsia può succedere di essere interrotti. L’attività del medico è piuttosto frenetica, i pazienti si succedono uno dopo l’altro, i problemi possono ripetersi ma ogni caso è unico nel suo genere, perché le persone sono geneticamente e caratterialmente diverse. Talora capitano casi molto rari, il medico deve andare a cercare informazioni sui testi medici (cartacei e online) o rivedere ciò che ha studiato molti anni prima, aggiornarsi se ci sono nuove terapie, controllare le come i farmaci possono interagire o interferire tra loro. La burocrazia inoltre occupa una buona fetta dell’attività clinica sottraendo ulteriori energie e tempo.

Oggi il medico è costantemente online ogni volta che si trova di fronte ad un PC. Anche quando è in corsia o a casa di un paziente per visitarlo, il medico usa uno smartphone o un tablet per accedere alla sua cartella clinica (utilizzando programmi Icloud) oppure utilizza dei programmi che lo facilitano nel fare delle diagnosi differenziali (Diagnosis Pro), può consultare i testi medici (Medline, Cochrane), controllare le schede tecniche dei farmaci o quali sono i centri migliori per curare una specifica patologia.
L’informatizzazione e i Social Media stanno cambiato il modo di fare medicina. I medici sono restii ad usare i Social Media poiché hanno un certo timore ad esporsi pubblicamente. Inoltre lavorando per molte ore durante la giornata (dalle 7 alle 12 ore al giorno) ed usando il PC e lo smartphone per buona parte del tempo, quando staccano dal lavoro sono stanchi e preferiscono dedicarsi alla propria famiglia o fare attività rigeneranti (giardinaggio, sport, passeggiate).

IMG_0305[1]Ciononostante la rete e i Social, in particolare Twitter, Linkedin, YouTube e Google+, rappresentano uno strumento molto interessante con cui il medico può da un lato RICEVERE un beneficio personale e dall’altro DARE qualcosa agli altri e contribuire al “bene comune”della società.

Quali sono i vantaggi che i Social Media possono dare al medico?

Twitter è un potente strumento di aggiornamento in tempo reale. E’ il Social per antonomasia delle breaking news, un tam tam velocissimo per comunicare le ultime novità in forma sintetica. Qualora si voglia approfondire la notizia comunicata in soli 140 caratteri è sufficiente cliccare sul link che troviamo nel tweet. E’ possibile quindi approfondire le notizie passando da link a link sino alle fonti originali.

Linkedin è un altro Social che può mettere in collegamento un medico con altri colleghi o gruppi di discussione che si interessano di tematiche particolari. Ma YouTube è forse lo strumento che più di tutti sta rivoluzionando la medicina. La Mayo Clinic, centro medico di eccellenza negli USA, è famosa nel mondo perché si è specializzata nella comunicazione medica attraverso i Social Media e su YouTube offre la possibilità a chiunque di aggiornarsi su tutte le tematiche della medicina. Un video di pochi minuti con animazioni fantastiche riesce a far capire ad un medico “come è” e “come funziona” una determinata macchina o terapia, cosa succede dentro un organo o come si diffonde un virus, mentre sino a pochi anni fa gli studenti di medicina dovevano “soffrire” sui libri cercando di immaginare quello che leggevano.

La rete è un modo con cui i medici possono interagire con gli altri, specie se scrivono commenti ad articoli su riviste mediche online o su blog di quotidiani generalisti (Il Fatto Quotidiano, Il Corriere e Il Fatto Alimentare ad esempio). La discussione in rete è una grande occasione di crescita professionale e personale per il medico: si discute e ci si confronta con colleghi o persone che hanno un percorso formativo diverso e che aiutano a vedere i problemi sotto un’altra ottica.

Quali sono i vantaggi che la società può trarre da un medico che partecipi attivamente alla rete attraverso i Social Media?

Ogni medico che coltiva una passione, nell’ambito delle scienze biomediche, può trasmettere le proprie conoscenze ad altri, attraverso un sito o un blog. Il numero di internauti che ogni giorno ricerca notizie che riguardano salute, medicina e nutrizione è immenso. Wikipedia è spesso utilizzata dai cittadini-pazienti per fare autodiagnosi, ma le informazioni mediche possono essere inaccurate. La rete offre una quantità di notizie medico nutrizionali sterminata. Il più delle volte questi contenuti sono postati da non addetti ai lavori, da mercanti senza scrupoli che vogliono vendere qualcosa. Il web è come una rete che imbriglia tutti gli internauti in una trappola senza uscita, pochi riescono a sfuggire e ad approdare su siti attendibili.

La Dott.ssa Luciana Baroni

La Dott.ssa Luciana Baroni

Un medico intellettualmente onesto e disinteressato può fare molto per smascherare gli inganni del web, per fare chiarezza, orientare le discussioni che coinvolgono gli utenti di un blog. Può scrivere articoli o postare dei video dove parla direttamente a chi desidera informarsi ed imparare. Essendo io un medico specializzato in nutrizione clinica, voglio raccontarvi il caso della Dott.ssa Luciana Baroni, Neurologa e Geriatra, appassionata di nutrizione vegetariana.

Mentre le istituzioni italiane (tra cui citiamo l’INRAN, Istituto Nazionale della Nutrizione e la SINU, Società di Nutrizione Umana) e i vari nutrizionisti showman onnipresenti alla TV o nella carta stampata ignoravano e talora snobbavano con aria di sufficienza la dieta vegetariana, nel 2000 la Dott.ssa Baroni, assieme ad altri due pionieri, ha fondato la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV) creando da subito anche un sito internet. La mission era la promozione dell’alimentazione basata su cibi vegetali partendo da evidenze scientifiche certe.

E’ stato un successo! E non poteva essere altrimenti, perché era qualcosa che mancava. E la rete è stata fondamentale. Attualmente il sito www.scienzavegetariana.it è un punto di riferimento in Italia per tutti gli oltre 4 milioni di vegetariani che sono sempre stati discriminati dalla classe medica. La Dott.ssa Baroni ha postato diversi video, ha un suo blog, ha scritto libri chiari e rigorosi dal punto di vista scientifico. Utili per chiunque voglia fare la scelta vegetariana, ma anche per medici e pediatri che sono impreparati in materia.

Questo è un bell’esempio di come un medico con una passione e intellettualmente onesto possa migliorare la società grazie all’uso del web e dei Social Media.

Per saperne di più su Antonio Pratesi potete vistare il suo sito web www.antoniopratesi.com e seguirlo su YouTube, LinkedIn, Google+ e Twitter.

Autore Antonio Pratesi

Medico nutrizionista e divulgatore. Mi interesso di formazione e aggiornamento per i medici di medicina generale. Mi appassionano i video come sintesi estrema per trasmettere messaggi importanti. La nutrizione e lo stile di vita sono alla base della salute, ma trovare informazioni corrette è come “trovare un ago nel pagliaio”.

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