Passione Web Design – Una chiacchierata con Nando Pappalardo

Web design - intervista a nando Pappalardo

Lavoro su progetti on-line: sono un web designer. Lavorodietro le quinte del web” disegnando grafiche e layout di siti internet. Sono una di quelle persone (pochi o tanti chissà) che hanno la fortuna di poter unire passione e lavoro. Mi aggiorno e seguo con interesse le novità del mio settore.

Ma cosa vuol dire web design e cosa vuol dire creare siti web nel 2014? Ho deciso di chiederlo a Nando Pappalardo, un “pezzo da novanta” del web design italico.

Nando Pappalardo - Your inspirationDi Nando parlano i suoi progetti: fondatore di Your Inspiration Web – community/blog di riferimento sul mondo del web design con team di sviluppo, fondatore di Your Inspiration Themes, marketplace per la vendita di template WordPress, organizzatore di 2 seminari per web designer freelance (quasi 3). Ma non solo. Con il suo team ha raggiunto la vetta del milione di dollari di vendite di temi WordPress sul marketplace Themeforest (tra qualche mese dovrebbero raggiungere i due milioni di dollari) e ha lanciato da poco il progetto One Year together, corso multimediale per web designer freelance.

Ciao Nando, spero di non aver dimenticato qualcosa nella tua presentazione! 🙂 Grazie per esser ospite di Cowinning. Iniziamo dalla fine (perdona l’ossimoro): di cosa ti stai occupando in questi giorni?

Ciao Maurizio, grazie a voi intanto per questo spazio e complimenti per il vostro Cowinning, progetto interessante che in parte mi ricorda il lancio del mio YIW.

Rispondo subito alla tua prima domanda: in questi giorni mi sto occupando del lancio di un nuovo progetto che vedrà la luce a brevissimo. Riguarda il campo editoriale e formativo a cui mi sto dedicando con grande interesse, vista l’enorme carenza che ancora esiste in questo settore per la nostra categoria. Per lo stesso motivo sono impegnato anche nell’organizzazione della terza edizione del nostro seminario per web designer freelance, un evento tematico che si svolgerà a Roma verso la metà di marzo.

Da oggi a ieri. Facciamo un salto indietro nel tempo: da dove inizia la tua avventura nel web?

Dobbiamo fare proprio un gran bel salto indietro per arrivare al mio primo incontro con l’informatica, che avvenne negli anni ‘80, quando grazie a una borsa di studio, vinta in terza media, mio padre si decise finalmente a comprare il mio primo computer: il mitico Commodore 64.

Avevo tredici anni e quello è stato il mio primo incontro con l’informatica. Insieme al computer, nella confezione, trovai anche un manuale di programmazione di introduzione al linguaggio Basic. Fu subito amore. Per farla breve, verso la fine degli anni ‘90, con l’avvento di internet, il passaggio allo sviluppo web fu un’evoluzione quasi spontanea. Per me è sempre stato un “gioco” questo mondo e continua a esserlo tutt’oggi. Quando ciò che fai viene mosso dalla passione, non hai limiti a quello che puoi raggiungere.

Entriamo nel vivo della chiacchierata. Partendo dalla tua esperienza e prendendo come riferimento alcuni concetti e parole, cerchiamo di fotografare insieme il web design del 2014.

LA PROFESSIONE. Web designer, UX designer, Front-end web developer, ecc. Noi operatori del web ci nascondiamo spesso dietro parole internazionali, ma non siamo altro che inguaribili romanticoni: chi si innamora di un’interlinea, chi di un’icona, chi di un’interfaccia. Se dovessi definire chi opera in questo campo attraverso una metafora “più romantica” quale espressione useresti?

Creativo. Credo sia questa la parola più corretta da utilizzare, sia che si tratti di sviluppatori, sia che si tratti di designer. Siamo persone che riescono a creare e dare vita – dal nulla – a progetti “utili”, capaci, cioè, di aiutare quotidianamente decine di centinaia, a volte di migliaia e in alcuni casi anche di milioni, di persone. Dare vita dal nulla – tassello dopo tassello – a un sito o un’applicazione web credo sia una forma di arte: la scelta della tipografia, gli spazi bianchi, l’interlinea, la progettazione dell’interfaccia utente. Sì, credo che creativo sia proprio la parola più azzeccata.

GLI STILI. Anche il web design ha le sue mode e i suoi trend: one page, horizontal layout, minimal, flat design ecc. Come riesci a districarti in questa giungla per non creare siti “fatti con lo stampino” ed assimilabili ad un determinato periodo?

Riuscire a realizzare un sito non assimilabile al periodo storico in cui viene progettato e sviluppato credo sia quasi impossibile. Gli stili, purtroppo o per fortuna, vanno e vengono e non solo nel nostro campo, ma un po’ in tutti i settori, compreso quello dell’arte. Così dalla cinematografia alla pittura, dalla letteratura alla musica alla moda c’è sempre una continua evoluzione di stili.

Realizzare progetti che non siano uguali tra di loro… dipende dal tipo di progetto, dagli obiettivi, dal target di riferimento e da tante altre caratteristiche che sono strettamente legate al progetto in questione. Sono questi i fattori su cui mi concentro di più, e ogni volta viene fuori sempre un progetto completamente nuovo, diverso da altri già realizzati.

Non bisogna commettere l’errore di lasciarsi prendere dalla moda del momento – per ritornare alla prima parte della tua domanda – e forzarsi a utilizzare lo stile flat o grunge solo per il gusto di farlo. Ogni scelta fatta in fase di progettazione deve seguire un preciso “disegno” strategico e tenere conto dei diversi fattori di cui parlavo prima.

CMS E FRAMEWORK. Rispetto al passato, chi si occupa della creazione di un sito web ha a disposizione un’infinità di risorse più o meno confezionate: secondo te è un’opportunità o un rischio?

Entrambe le cose. Da una parte sono un’opportunità: molte volte l’utilizzo di un framework o di un CMS permette di risparmiare tempo e di ridurre di conseguenza i costi di sviluppo. Cose che di certo non guastano.

D’altra parte, invece, il grosso rischio che si corre (e lo vedo accadere sempre più frequentemente) è quello di avere sul mercato delle persone poco preparate che si spacciano per professionisti ma che in realtà fanno uso di soluzioni più o meno pre-confezionate. Nulla di più.

Il cliente cade in queste trappole attratto dal basso costo, salvo poi scoprire che il progetto che gli hanno consegnato mostra diverse criticità e l’investimento fatto è stato solo uno spreco di soldi.

Sintetizzando la risposta: questi strumenti sono un bene per chi lavora nel nostro settore ma non possono e non devono assolutamente sostituire tutto il background che sta dietro alla realizzazione di un progetto web.

Seminario web designer freelance - Nando Pappalardo

LA FORMAZIONE [beginner]. Quante volte ti sarai sentito dire: “Ma da dove devo partire per diventare un web designer?” Se dovessi tracciare un ipotetico percorso per un ragazzo che vuole intraprendere questa strada, quali sarebbero le tappe essenziali?

Ho affrontato questo tema in un capitolo del mio libro “Professione Web Designer Freelance” appena pubblicato. In effetti, questa è una delle domande che ricevo più frequentemente. Purtroppo, come ti dicevo già prima, la formazione in Italia oggi continua a essere una grande lacuna. E questo non solo per il settore Web Design.

In un recente studio (2013) che classifica le migliori università al mondo il nostro risultato migliore è stato il 188° posto raggiunto dall’università di Bologna. Questo la dice lunga sulla qualità della formazione nel Bel Paese.

Ritornando al web design, esiste un corretto percorso da seguire? Purtroppo no. Nel mio libro indico alcune strade accademiche che è possibile seguire e un ipotetico percorso che all’occorrenza si può intraprendere anche da autodidatta.

Non lo riporto qui, perché prenderebbe troppo spazio, ma, sintetizzando, l’errore più comune – che vedo commettere da chi decide di avvicinarsi a questo mondo – è quello di partire subito con gli argomenti più tecnici (HTML, CSS, JavaScript, PHP, Ruby, ecc.), trascurando il fatto che un progetto web, prima ancora di essere messo in codice, vada progettato e pianificato.

Consiglio: partire dagli studi di usabilità e di progettazione delle interfacce utente, che sono il cuore pulsante da cui dipende la buona riuscita di ogni progetto web.

LA FORMAZIONE [advanced]. HTML5, CSS3, App, Mobile, ecc. La frenesia dell’evoluzione tecnologica obbliga gli addetti ai lavori a “reinventare periodicamente la ruota”. Hai un consiglio per rimanere sempre aggiornati e non essere sopraffatti dalle novità?

L’unico consiglio che mi sento di dare in questo ambito è quello di seguire con frequenza quasi quotidiana i più importanti network e blog stranieri che trattano il web design. Le novità, prima di ogni altra cosa, arrivano da li. Ed è importante nel nostro settore non stare mai fermi. Essere tra i primi a sperimentare – quando possibile – le tendenze del momento a volte può dare vantaggi competitivi non indifferenti. A me è successo così, per esempio, con lo sviluppo dei template WordPress.

LA COLLABORAZIONE. Una delle parole d’ordine qui in Cowinning è la collaborazione: quanto è importante nel web?

Fondamentale. Se non avessi creduto nella forza della collaborazione non sarebbe nato il nostro blog, Your Inspiration Web. E senza Your Inspiration Web molto probabilmente oggi non esisterebbe nessuno dei progetti che ho creato in questi ultimi anni, compresa la società che ho costituito nel 2011, Your Inspiration, oggi composta da 17 persone.

La collaborazione è uno dei principi fondamentali del successo. È ciò che porta lavoro. In altri luoghi lo hanno capito da tempo e, infatti, sono i luoghi che fanno la differenza. Vedi Silicon Valley, dove vengono sfornati da molti anni i progetti più innovativi al mondo.

In Italia c’è qualcuno che comincia a intuirlo, anche se spesso viene visto come un alieno. Spero che diventi una pratica sempre più diffusa. Se vogliamo riemergere dall’abisso in cui siamo caduti è necessario. Collaborazione anziché competizione.

Nando Pappalardo ufficio Your Inspiration

PROGETTI. Ho sempre apprezzato lo spirito con cui portate avanti le vostre attività, ricercando sempre nuove strade e possibilità on-line. Quanto è importante coltivare progetti paralleli in questo campo?

Ritengo che sia fondamentale non rimanere incagliati sulle stesse cose, altrimenti c’è il rischio di fossilizzarsi. Il nostro lavoro deve essere una continua evoluzione. Se siamo in grado di realizzare progetti web che facciano incrementare il business dei nostri clienti, sfruttando il web in modo efficace, perché non farlo in primis su noi stessi? Con la possibilità che se imbocchi il progetto giusto, questo ti possa poi cambiare letteralmente la vita. A me è successo proprio così.

INTUIZIONI. Il web design è fatto anche di scelte ed intuizioni, vedi ad esempio chi decise di investire la propria formazione nello sviluppo di siti in Flash da una parte e chi invece ha intravisto le possibilità del responsive web design addirittura nel 2010. Hai mai avuto un’intuizione che ti ha permesso di intravedere il futuro ed arrivare prima di altri su di un determinato argomento?

Come ti dicevo in una delle risposte precedenti, a me è successo qualcosa del genere con lo sviluppo dei template per WordPress. Non che WordPress nel 2009 fosse del tutto sconosciuto, ma sicuramente non godeva ancora della popolarità che ha oggi. Nel 2009 ho intuito che WordPress poteva diventare ciò che è diventato. E così, prima di molti miei colleghi, mi sono dedicato allo sviluppo di template e plugin per questa piattaforma. Questo mi ha permesso – nel 2011 – di arrivare molto preparato all’appuntamento con la raggiunta popolarità di WordPress.

A quel punto è stato piuttosto semplice per me trasformare in business quanto avevo appreso nei due anni precedenti. Chi arriva oggi in questo mercato dei  template WordPress trova migliaia e migliaia di competitor. Nel 2009 eravamo ancora in pochi nel mondo a sviluppare temi di una certa qualità e complessità per questa piattaforma.

FUTURO. Ricollegandomi alla domanda precedente hai un’intuizione da confidarci su come vedi il futuro del web e le tecnologie che potrebbero far la differenza?

Sì, un’idea ce l’ho. Anche se non credo che in questo caso si possa parlare di intuizione, perché è sotto gli occhi di tutti. Il futuro del web credo che sia strettamente collegato all’innovazione che i dispositivi mobili stanno portando. In questo preciso momento ci troviamo all’interno di un profondo cambiamento economico e sociale, qualcosa di simile a quello che fu la rivoluzione industriale che mutò profondamente l’economia dell’Europa e in seguito dell’intero pianeta.

Le interazioni si stanno spostando sempre di più sui dispositivi mobili e, secondo alcune ricerche, già nel 2014 il mercato relativo alla vendita dei tablet dovrebbe superare quello dei PC. Questo dato dice molto su dove potremmo trovarci tra qualche anno.

Grazie per il tuo contributo Nando! In bocca al lupo per tutti i vostri progetti!

E tu come vedi il futuro del web design?

Autore Maurizio Brandolini

Grafico / web designer ovvero colui che dipinge e crea layout, interfacce e grafiche di progetti on-line. Attualmente gestisco assieme a due colleghe la web agency Tre W e insegno web design a ragazzi di seconda e terza superiore presso il CNOS FAP Valdocco di Torino. Appassionato della creatività visuale. Uno scenografo del web che sui social si traveste da scienziato del colore. What does it means to be creative?

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